Evil Twin: Cyprien's Chronicles

Evil Twin: Cyprien's Chronicles

released on Dec 07, 2001

Evil Twin: Cyprien's Chronicles

released on Dec 07, 2001

Platformer in a nightmarish setting.


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Giocare a "Evil Twin: Cyprien's Chronicles" significa vivere le ultime ore di vita di un pesciolino prima che venga pescato: inizialmente percepisci un buon profumo, ti intrighi, nuoti tutto contento, inizi a gustare pian piano l'esca... e poi, di colpo, finisce tutto; l'amo ti si conficca sul palato e vieni trascinato forzatamente a riva, luogo oltre il quale una lunga agonia precederà l'inevitabile fine di tutto.

In sintesi: questo piccolo platform di inizio epoca PS2, nonostante un inizio promettente, presenta numerosi problemi strutturali e di gameplay, sempre più gravi e invadenti con l'avanzare del tempo e, analogamente, persino una carenza di idee e un impoverimento del level deisgn.

Come ripetuto più volte, nei primi minuti di gioco assistiamo ad un incipit enormemente interessante, sia a livello di trama, che si proponeva essere una fiaba a tinte horror con tematiche e linguaggi adulti, sia artisticamente, grazie al tratto irregolare e distopico che contraddistingueva i personaggi e l'ambientazione.
Pure la musica iniziale, al tempo stesso infantile e tetra, aiutava il giocatore ad immergersi completamente nell'epopea di Cyprien, il giovane protagonista.
Tutto sommato un buon titolo, una perla nascosta made in Ubisoft, si penserebbe arrivati a questo punto... poi però, dopo poco, scoppia la bolla e viene fuori tutta la sporcizia.
La telecamera è il principale problema del gioco: la sua pessima gestibilità non permette di avere una buona visuale sul percorso da attraversare, arrivando talvolta alla totale occlusione della vista, che ci obbliga a procedere a caso, perdendo nel processo molte vite. Similmente odiosi i movimenti del protagonista, imprecisi e legnosi, che danno l'impressione di camminare costantemente su ghiaccio; questi non solo sono dannosi per le semplici parti in cui bisogna fuggire da un nemico o combatterlo, ma principalmente per le sezioni platforming, frustranti oltremisura.
Ipotizzando anche che tutti questi elementi possano essere soprassedibili, non svanirebbe comunque la sensazione di disagio nel giocatore che, oltre a esperire salvataggi corrotti e glitch di ogni tipo, più o meno influenti, spesso si troverà incapace di avanzare nella storia per il semplice motivo che... non gli si viene spiegato cosa fare. Non sempre le indicazioni del diario di Cyprien basteranno, quindi saranno frequenti, soprattutto nelle ultime sezioni di gioco, momenti in cui bisognerà compiere insensate azioni anti intuitive per aprire una porta, sconfiggere un nemico o risolvere un enigma, per poi procedere ad una sezione successiva con lo stesso problema.

Portare a termine Evil Twin è stata un'agonia che non augurerei a nessuno. Persino la storia, dapprima affascinante e misteriosa, si è conclusa in un nulla di fatto, privata del suo scopo originario.
Sembra che gli sviluppatori avessero in mente un seguito, poi cancellato da Ubisoft per le scarse vendite del primo, ma se la qualità sarebbe stata invariata... forse dobbiamo ritenerci fortunati.

This is not a platformer for the faint of heart.
The camera is on multiple occasions uncooperative and controlling Cyprien range from precise movements to sudden janky traction and collision detection sending you off to your demise as you count down on your precious lives.

The platforming is still really fun, but can also be pretty intense as you traverse extreme elevations while each single jump feels like a death's embrace.

For combat you make your way with your trusty slingshot, packed with both first person and auto aiming, it does it's job well enough although without the option to strafe, the combat can at times be a bit clunky.

Cyprien also have a super hero mode which makes combat much easier and with the ability to soar midair at the cost of you hero gauge quickly depleting, his tradeoff being less precise movements at tinier platforms.

Saving is also a limited option as you need to use collectible save items aside from free autosaves which you only get at the start of each level.
On the bright side the game throws you a consistent lot of 1 ups and saving items which makes the journey feasible as long as you keep caution not to make a save after wasting them all.

What makes this game really shine is the gritty witty narrative, imaginative world, ambiently somber soundtrack and weird/funny bunch of characters.

The artistic visual style and variety of novel ideas also makes the journey worth it if you can tolerate it's mechanical errors and high difficulty curve.






It might not be the perfect game for others but it is the perfect game for me, just pure nostalgia.

This came with my PS2. It creeped me out. Don't remember much else.