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Il gioco è meravigliosamente scritto, la molteplicità delle parti del protagonista in gioco sono una ottima orchestra che spiega molto bene cos'è una mente frammentata, incapace di avere una sintesi, prodotta da un soggetto depresso ed ormai schizofrenico. Ma il gioco non si ferma semplicemente alla costruzione di un protagonista e del buon Kitsuragi. La stessa costruzione del pale è molto interessante e può produrre una analisi che il disastro ambientale non fa notare, e cioè che il pensare, l'atto di essere creature in perenne riflessione, sia il motore trainante delle cose che accadono. Sia internamente che esternamente. Il disastro ambientale non produce una contraddizione nelle persone perché molti accettano che le cose debbano andare così per i comfort che hanno, quindi non è che manca coscienza del danno, semplicemente l'uomo è disinteressato generalmente al futuro per il suo essere intensicamente pragmatico e attaccato al presente. Se invece noi spostiamo il focus al "pensiero" come motore trainante del disastro allora possiamo sottolineare che siamo creature spezzate, il pensiero costante tenta di riattaccare la realtà sensibile delle cose ma è genuinamente persa, e in questa frattura noi creiamo una ulteriore frattura: la realtà circostante (la società). Il pale è come la frattura della realtà sensibile delle cose, esternazione pratica di una specie frammentata per natura. Il phasmyd non può cogliere la realtà sensibile delle cose e ne è dispiaciuto. Non ci accusa di essere maligni per il pale, addirittura ci invidia. Sa che possiamo cogliere qualcosa di ulteriore, semplicemente non siamo stati in gradi di creare il contesto sociale necessario e questo si collega al punto fondamentale di disco elysium: il fallimento del comunismo.
L'incontro con l'eremita mostra quanto siamo in un mondo in rovina da cui non ci possiamo riprendere. Ci è negata la speranza, siamo disperati e rotti "con un buco nel cervello" e chi non è così è perché semplicemente è un borghese che per definizione non è umano perché è alienato e aliena gli altri con il suo egocentrismo. Di fronte a questa ennesima spaccatura infine ci troviamo di fronte al phasmyd che ridà come una speranza tirando giù le pareti del reale proponendoci un "surreale", che sarebbe la meta di un inseguimento che non deve mai finire, perché è proprio lì che si cela il mondo sensibile delle cose. Mi viene da piangere a ripensarci.
Il gioco, comunque, non è "marxista", anzi è estremamente cosciente della sconfitta (parliamo di Estoni del resto) e sempre prendendo l'incontro con l'eremita/il disertore, che costiituisce un importante climax, ci dà la botta tremenda di sto messaggio -perchè l'unico modo per essere coerente è vivere FUORI dalla società, ma è tremendo (a ragione di ciò sottolineo che esiste un cinema che insegue la stessa lezione, in particolare man with no name di wang bing). Poi in più di una occasione si fa riferimento alla classe intellettuale neomarxista -i sociologi francesi fondamentalmente- che in verità sono ultraliberali/nichilisti, gente che in sostanza ha capito la lezione ed è giunta alla conclusione che vuole morire o distrarsi ogni giorno godendo di vari vizi ecc. Questo è il gruppo più velenoso che sia mai capitato nel mondo intellettuale, la morte di ogni possibile rivoluzione è la loro stessa esistenza. La loro appropriazione di ciò che dovrebbe essere in mano a chi ha l'altezza morale di non cadere mai è il chiodo su questa bara. Difatti gli autori di disco elisyum non sono nichilisti, ma sanno di essere sconfitti, e quindi stanno in questo limbo cercando di fare "prassi" tramite l'arte per non far morire la coscienza necessaria. Questo mi ha un po' fatto chiedere: ma chi non ha coscienza di classe cosa precisamente trova di incredibile in questo gioco? ma va beh mi sono ricordato dopo che le cose possono essere apprezzate su molteplici piani, anche se non li capisco.
Oltre a tutte queste riflessioni il gioco propone un sacco di linee di dialogo divertenti ed emotive, per esempio tutta la questione di Dora, nella parte in cui si parla con Dolores Dei soprattutto, è talmente ben scritta che è difficile parlarne in maniera fredda. È inutile nascondere quanto possa ricordare a chiunque quel "primo volto della morte" a cui lei stessa si riferisce: l'amore.
Parlerei per ore anche solo delle interazioni con Cuno, di come Klaasje forse meriti di essere lasciata libera, del pale, delle decine di minuti che puoi passare a sentire teorie razziste e di quanto sia interessante tutta la questione dei criptozoologi.
Questo gioco è in definitiva il capolavoro con cui tutti quanti devono interagire

Reviewed on Apr 05, 2022


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