Classica follia made in Grasshopper, Suda51 si fa volere sempre bene ed è bello che ancora esistano produzioni di questo tipo. Umorismo nipponico che unisce l'alto al basso, le digressioni filosofiche sul cinema di Miike alle più assurde trovate da exploitation action in una sarabanda di crescendo metacontestuale. Quasi un reperto che sotto il profilo di storia e caratterizzazioni sembra uscito dall'epoca d'oro di PS2. Tanto bellume non riesce però a mascherare la pochezza del gameplay collocato in un open world mai così spoglio e privo di significato. E, alla lunga, sopraggiungono barlumi di noia scongiuarata - evitando il tracollo - solo dall'ottima varietà di situazioni che precedono gli scontri con i boss.

Reviewed on May 29, 2024


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