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2 days ago


Fioriel completed Killer Is Dead
"The job..."

Folle, violento, esilarante, ma anche profondo, introspettivo, ammaliante. Killer is Dead è uno dei classici ricettacoli dei pensieri assurdi partoriti dall'eccentrico Suda51, passando talvolta di colpo da elementi infantili, tra erotismo e non-sense, a mature riflessioni sulla perdita di valori e su velati temi ambientalistici.
Una storia seria si dipana attraverso una struttura episodica che contribuisce a sacrificare la linearità della narrazione in funzione di un incremento del mistero e di un'incentivazione al giocatore a riflettere egli stesso sul significato degli eventi, talvolta volutamente allegorici, vissuti dal buon Mondo Zappa. Sì, è il nome originale del protagonista. Già questo vale l'acquisto.

Essendo di base uno Stylish-Action, Killer is Dead si ispira fortemente alle due stilose creature del buon Kamiya, ovvero Devil May Cry e, soprattutto, Bayonetta, pur semplificandone sensibilmente l'aspetto tecnico.
Non avremo molte combo da imparare, nè tantomeno dovremmo specializzarci nei combattimenti in salto, essendo quest'ultimo assente. L'unica cosa che possiamo fare è sfoderare la nostra fidata katana e, alla Kill Bill maniera, fendere tutto ciò che si muove. La semplicità del combat system, che comprende, oltre alle spadate, pugni per superare le parate nemiche e alcune armi da fuoco, viaggia di pari passo con l'esaltazione del divertimento; non dovendo memorizzare e pensare a combinazioni complicate di tasti, il giocatore può scatenare la sua furia omicida ad un ritmo elevatissimo, parando e schivando a tempo per ottenere un ulteriore incremento della violenza e una modifica sostanziale alle animazioni del protagonista, che si esibirà ora in eleganti danze da spadaccino, fatali per chi oserà frapporsi tra noi e il nostro obiettivo. Oltre al piacere per gli occhi dinanzi alla vista di tali coreografie, degna di nota è la responsività dei comandi, sempre perfetta e malleabile, tale da farci amare ogni sezione di combattimento, anche quelle più lunghe e ripetitive. Un plauso va fatto alle parate che, a seconda della situazione in cui si trova il personaggio e a seconda del nemico che si sta affrontando, avranno un'animazione sempre differente, la cui fluidità non interrompe minimamente il ritmo dello scontro. Unico grande, vero, difetto, è la mancanza di un qualsivoglia sistema di lock, creando talvolta difficoltà artificiose nell'indirizzare i nostri colpi verso un nemico specifico.
La semplicità, per l'appunto, è una lama a doppio taglio e ferisce proprio laddove dovremmo ferire noi: nei nemici. Le categorie di mob si possono contare sulla punta delle dita e, salvo qualche variazione legata all'ambientazione dell'episodio, non brillano in alcun modo per design.
Discorso opposto per i boss, i cavalli di battaglia delle produzioni targate Suda51. Pur non possedendo il carisma sconfinato di quelli di No More Heroes, ogni singolo boss di Killer is Dead non mancherà di sfoderare il proprio charm, pure mentre tenterà di farci la pelle nei modi più disparati.
Generalmente, anche a difficoltà elevate, il gioco presenta uno scarso livello di sfida, dovuto specialmente ad alcune meccaniche un po' rotte; d'altro canto, il gioco diviene così accessibile a chiunque, non solo ai puristi del genere.
Oltre alle missioni principali, saranno disponibili alcune quest secondarie, delle semplici riproposizioni di alcuni livelli, reinterpretati con obiettivi e meccaniche diverse. Nulla di rivoluzionario, ma perfetto per incrementare la rigiocabilità e la longevità del titolo.
E poi... ci sono loro. Le "missioni gigolò". Anche qui, un nome un programma. In questi minigiochi, che avranno come premio un potenziamento per il nostro arsenale (...), l'obiettivo sarà quello di far colpo su una "bella" durante un appuntamento, ma solo dopo averle osservato di nascosto le zone erogene, ancor meglio se usando occhiali a raggi x, per incrementarci il coraggio. Idea carina, volutamente satirica, realizzazione claudicante, lineare e ripetitiva.

Tolte queste ultime sezioni "giapponesi", Killer is Dead riesce con successo a mostrare il suo lato più oscuro, pieno di dubbi e incubi ricorrenti, capace di avvolgere il giocatore con il suo fascino malvagio.
Ogni personaggio che entra a far parte della storia di Mondo Zappa possiede un carisma memorabile, da cui raramente traspare allegria e leggerezza (con una fastidiosa eccezione), quanto più rassegnazione e apatia verso un'esistenza degradata e degradante. Ben lungi dunque dalle ingenue spensieratezze di Lollipop chainsaw o No more heroes.
La colonna sonora, che si dipana tra vari generi, dal jazz al classico all'elettrico, punk, rock etc, aiuta parecchio nel dare una credibilità ad un'atmosfera e a dei personaggi che, in altri casi, parrebbero soltanto strani e stranianti. Akira Yamaoka non sbaglia un colpo, dopotutto.

Il fiore all'occhiello di Killer is Dead si presenta sottoforma di "High Contrast Shading", tecnica artistica voluta applicata fortemente da Suda nella sua opera. In questo caso, per realizzarla, viene modificato pesantemente l'Unreal Engine al fine di dare ai modelli e alle ambientazioni, tutto in cell shading, una connotazione anime dai fortissimi contrasti, in cui il chiaro-scuro viene sbilanciato verso quest'ultimo, coerentemente con la misteriosa narrazione del titolo che orbita attorno al "lato oscuro della luna". Di conseguenza, tutti i personaggi sono costantemente coperti per metà del loro corpo da ombre, che si modificano in tempo reale sia assecondando la posizione delle luci che il sesso del personaggio in questione. Nonostante ciò, al contrario di come alcuni sostengono, i modelli sono ben delineati e non è presente alcuna scena o sezione ludica in cui sia presente qualche elemento non distinguibile ad occhio nudo.
Gli scenari che si vengono a creare sono mozzafiato e lo stile artistico a distanza di anni non ha subito un solo anno di invecchiamento, al di là di qualche texture di sfondo ridotta all'osso.

K.I.D. è una gemma preziosa, pure sottovalutata, che meriterebbe piedistalli più dignitosi rispetto al trattamento riservatogli da porting di dubbia qualità.
La trama saprà coinvolgervi, ma richiederà anche uno sforzo da parte vostra per completarne i misteri volutamente lasciati irrisolti.
Lo stile artistico e il gameplay magnetico vi terranno incollati al gioco fino alla fine dei titoli di coda.
Un must play purtroppo dimenticato, invero totalmente valido.

"... killer is dead."

6 days ago


Fioriel completed Killer is Dead: Nightmare Edition
La "Nightmare edition", ossia il porting di "Killer is dead" (nella sua versione deluxe) per pc, è pura spazzatura sui sistemi moderni. Per qualche assurdo motivo, il software in questione può crashare da un momento all'altro, facendoti perdere tutti i progressi compiuti sino a quel momento, poco importa che il bug avvenga all'inizio della partita o dopo il superamento di una bossfight lunga ed estenuante...

In questo caso non valuto il gioco in sè, invero di grande valore, ma solamente dell'involucro marcio in cui è relegato e pensato per gli utenti PC.

6 days ago


Fioriel backloggd The Rewinder

8 days ago


Fioriel is now playing Ōkami HD

14 days ago


14 days ago


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