This review contains spoilers

quali sono le caratteristiche di un open world fatto con il buco del culo? mappa enorme e vuota con contenuti ripetitivi. quando ho aperto al buio Outer Wilds e ho visto una mappa enorme del sistema solare con pianeti (apparentemente) spogli e graficamente merdosi ho subito pensato: porco iddio, qua tutti si sono bevuti il cervello. invece con mio grande sollievo va a finire che un gioco che è ambientato in tale spaziosissimo background rifiuta la definizione di cui sopra. meglio, è un open world finché non decidi di tirare la testa fuori dal culo della rana pescatrice e non inizi a connettere i tre neuroni da gamer che ti sono rimasti integri (gli altri sono stati bruciati insieme alle tue cornee giocando trecentomila ore a tekken 3). questa experiencia infatti ti mette davanti un enorme giocattolone puzzle che incredibilmente potrebbe anche essere risolto in pochi minuti con la mossa del barbiere. tutta la frustrazione passata a non capire un cazzo per più di venti ore morendo in quattrocentoventi modi diversi si converte dunque istantaneamente in una piacevole sorpresa e una scarica di adrenalina ti percorre il petto: questo enorme pantalone ha uno scopo! quel momento, che può essere triggerato anche casualmente in qualsiasi situazione durante la partita - non uso la parola gameplay perché non appena la scrivo mi si ungono le mani di sugna e mortadella - rende da solo la valutazione di questo titolo estremamente positiva. tutto, davvero e finalmente, acquista un senso, e tu giocatore inizi a collegare tutte le stringhe come già accadeva sul tuo computer di bordo che ostinatamente non hai cagato per tutto il viaggio (scemo). una volta che la missione è chiara la merda cola dai muri e il viaggio da un estremo all'altro dell'universo diventa una corsa contro il tempo, misurata tra l'altro dai pianeti stessi. il bello, poi, è che sarà necessario comunque mantenere la calma, pena il NON ESSERE PIÙ IN VITA.
tra parentesi, se hai letto fino qui, quali sono le tue tre morti preferite? io voto medusa, pesce di merda e nave esplosa che ti catafrange nello spazio profondo.
il finale poi porcodio, porca madonna, non ne voglio parlare perché so che giovanni il minchia avrà sicuramente letto questa recensione non avendolo ancora giocato. giovanni, ti sto proteggendo, è uno di quei momenti che dopo tanta frustrazione mi hanno fatto dire porcodio che belli i videogiochi tutti quanti anche valorant.
quindi perché solo quattro stelle? perché il momento meraviglioso, adrenalinico, divertente dura molto poco, e potrei anche dire esattamente quanto. per troppo tempo ho sentito di essermi sfrangiato i maroni esplorando senza molta passione e poi, ogni tanto, qualche bug ha contribuito a rendermi la vita difficile. non mento, ho pensato per un po' di abbandonare questo gioco e di dedicarmi ad altro: ho sempre ricominciato a giocare più per forza e per fomo che per passione e divertimento, e grazie al cielo alla fine, improvvisamente, ha cliccato.

Reviewed on May 17, 2023


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