Era molto tempo che volevo provare un capitolo di questa saga, curioso di sapere come si sarebbe presentato un JRPG famoso per avere toni molto tranquilli e basato sul crafting.

Atelier Lulua ha effettivamente incontrato le mie aspettative; Atelier Lulua è la storia di un'adolescente che muove i suoi primi passi nel mondo adulto dovendo sottostare alle attese che non tanto il mondo quanto sé stessa si autoimpone, essendo figlia della più famosa alchimista di Arland. Ad accompagnarla c'è un interessante cast di personaggi, alcuni nuovi, alcuni, mi pare di capire, di ritorno dai precedenti capitoli, ma tutti ben caratterizzati (stare alla larga se non si apprezza la scrittura marcatemente "anime") con banter divertenti e trame secondarie dedicate più o meno ben scritte. Per la cronaca Eva, la miglior amica di infanzia (e futura moglie probabilmente) di Lulua è il personaggio che ho preferito.
Lulua è decisamente fortunata in quanto tutti i personaggi del party hanno, a differenza sua, ben chiaro chi sono e cosa vogliono fare nella loro vita, sebbene non siano privi di dubbi e difficoltà che la stessa Lulua aiuterà a superare. Lulua infatti per tutta la durata del gioco è una spugna che fa suoi gli insegnamenti arrivati dai suoi amici e dalle diverse mentori che, una dopo l'altra, incontra nella parte centrale della trama.
Quando Atelier Lulua narra sotto la forma del romanzo di formazione nel quale la protagonista impara qualcosa risolvendo problemi da "ordine del giorno" per un'alchimista è dove il gioco brilla di più, secondo me. Chiaramente verso le battute finali del gioco, come in ogni JRPG la scala degli eventi e dei problemi diventa maggiore (anche se per fortuna non si arriva al "kill god") e abbastanza cliché.
Atelier, per mio gusto (me ne rendo conto), non eccelle solo perché deve mantenere il tono sempre spensierato ed ottimista. So che questa è la sua forza (e in parte concordo) ma d'altra parte mi ha scottato, perché ci sono temi che potevano essere approfonditi, soprattutto riguardanti la "prima famiglia" di Lulua ed Eva o il rapporto tra Lulua e Rorona, che ha delle sue criticità (poi Piana ha dei chiari problemi con l'alcool?? ahah?????). Ma soprattutto non mi è piaciuta una scelta che si fa verso il finale della vicenda dove il bivio presentato è:
A. Fai una scelta difficile e un sacrificio di cui ti prenderai le responsabilità
B. Non sacrificare nulla ma cerca un'altra soluzione e impegnati di più
Dove scegliere A porterà ad un bad ending e a dover scegliere B per non perdersi tutta una buona fetta di gioco. A mio parere se Lulua vuole essere un romanzo di formazione allora la responsabilità deve essere una qualità da imparare.

Atelier Lulua mi ha occupato più di 120 ore, e il suo miglior pregio è non aver sentito la minima fatica neanche dopo le prime 100. Penso di aver passato almeno un decimo del gioco davanti al calderone per ottimizzare le mie creazioni che sono infinite e di infinite varianti. Il sistema di crafting ha veramente molte sfaccettature, ottenere un nuovo oggetto o un nuovo pezzo di equipaggiamento dà molta più soddisfazione che in un JRPG qualunque e fa la differenza tra il perdere e il vincere in combattimento potendolo modificare a seconda delle proprie preferenze. Il combattimento è di stampo abbastanza classico e la componente strategica più importante è la gestione delle risorse (sia oggetti che i salta-turno delle alchimiste) e l'incastro di varie combo, oltre all'organizzazione del party dove ogni personaggio è ben diverso dall'altro. In generale, premettendo che l'ho giocato a livello difficile (standard veramente troppo facile), richiede la giusta dose di impegno soprattutto per evitare lo stun del party che porta facilmente al TPK anche contro normali mob.
Molto interessante l'idea dell'Alchemyriddle, risolvere "enigmi" per avere nuove ricette è un'attività secondaria molto stimolante e appagante. Avrei voluto esplorare anche le pagine nere ma dopo così tante ore ho preferito chiudere la mia esperienza.
Piccolissimo plauso finale per aver incluso interviste ai doppiatori e l'intera colonna sonora ascoltabile con il commento scritto dei compositori per ogni traccia del gioco!

In sostanza: ho già Atelier Rorona comprato da giocare perché voglio vedere di più. A proposito, questo è un capitolo 4 ma penso funzioni più che bene come primo capitolo, anzi ha stimolato la mia curiosità nel giocare il primo.

Reviewed on Aug 24, 2023


Comments