Fear & Hunger 2: Termina

Fear & Hunger 2: Termina

released on Dec 09, 2022

Fear & Hunger 2: Termina

released on Dec 09, 2022

Fear & Hunger 2: Termina is oppressive, relentless and hopeless. A mix of jRPG and Survival Horror. Turn-based combat meets resource management. 3 days to explore the wicked town of Prehevil and find out about its dark secrets. 3 days until the pale and sickly green moon rises at its apex. Termina is upon us!


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Being Cucked by a Goat is crazy

Dalle profondità del Dungeon di Fear & Hunger al macabro Festival di Termina; passano gli anni, infuriano le guerre, cambiano i contesti geopolitici, ma una cosa rimane immutata: la scia di raccapriccio e truculenza lasciata dal nefasto destino degli sventurati protagonisti di turno.

"Fear & Hunger 2: Termina" raccoglie tutto ciò che ha reso grandioso il prequel e, dopo averne smussato le spigolature più fastidiose, ne amplia l'offerta ludica. In maniera inversamente proporzionale, tuttavia, viene trattata la storia, ora non più incentrata su tante divinità differenti ma, principalmente, su una soltanto: la Luna, il dio imbroglione.

Al termine di quello che sembrerebbe essere un conflitto analogo alla seconda guerra mondiale, 12 individui tra loro sconosciuti e provenienti da ogni parte del mondo si trovano a viaggiare, per motivi differenti, sullo stesso treno in direzione di Prehevil, una sperduta cittadina della Bohemia, totalmente ignari di essere mere pedine sacrificali in una macabra scacchiera ultraterrena.
Il festival di Termina, a cui saranno obbligati a partecipare, è una vera e propria battle royale, il cui scopo è quello di ammazzare tutti quanti nell'arco di tre giorni, al fine di aggiudicarsi la vittoria e ottenere udienza presso la Luna.
Al di là delle implicazioni soprannaturali, la storia di F&H2 non brilla certo per originalità e di conseguenza, anche grazie ad un'ambientazione più moderna e ad un sistema di illuminazione meno opprimente, non riesce a trasmettere la tensione e il senso di novità tipici del capitolo antecedente, pur avendo in sè dei momenti indimenticabili. Inoltre, sempre restando in tema, la grande quantità di citazioni, forse un po' troppo sfacciate, ad altri giochi horror, su tutti Silent Hill e Bloodborne, contribuisce non poco all'allentamento del coinvolgimento emotivo, poiché a livello inconscio diverrà immediato capire che si tratta solamente di un videogioco; ciò si tramuta in una perdita della cosiddetta "magia", quella forza irrazionale che ci fa temere ad ogni passo della vita dei nostri protagonisti, quasi come fosse la nostra.

Detto ciò, bisogna riconoscere all'autore, Miro Haverinen, dei notevoli passi avanti rispetto al passato, a partire dall'enorme varietà e, relativa, rigiocabilità del titolo. Innanzitutto, a differenza di F&H, avremo a disposizione il doppio dei personaggi tra cui scegliere all'inizio della partita, ognuno con una sua backstory convincente e caratteristiche differenti. Una volta terminato il prologo, avremo piena libertà di approccio: possiamo decidere di diventare degli spietati assassini ed ammazzare tutti subito, oppure creare alleanze e aspettare il momento opportuno per colpire chi riteniamo più pericoloso o una preda più facile, oppure ancora cercare di fare i bravi ragazzi ed esplorare l'enorme città di Prehevil in cerca di una soluzione alternativa al massacro. Attenzione però, perché il tempo scorre a (quasi) ogni salvataggio e basterà far passare anche solo mezza giornata per mancare un evento importante, non ottenere equipaggiamento utile o perdere la possibilità di allearsi con qualcuno.
Dopo la prima run rovinata per tali motivi, diverrà palese che, per arrivare alla conclusione di questa disavventura, sarà necessario ricominciare più volte il gioco da capo, di volta in volta attuando una pianificazione sempre più performante, giorno per giorno, decisione per decisione.
Unendo ciò alla difficoltà notoriamente spietata, ad un sistema di RNG molto più invasivo, ai pochissimi salvataggi disponibili e ad un numero maggiore di nemici da affrontare, non sempre sarà confortante la prospettiva di una nuova partita che, per via delle complicanze iniziali, ci metterà un po' a carburare.
D'altro canto, questa varietà di situazioni a seconda delle decisioni prese in determinati momenti della giornata, rende ogni partita unica e più si inizia a padroneggiare il gioco più segreti si scoprono, ampliando lore e arsenale.
L'albero delle abilità qui è stato enormemente ampliato e reso più semplice da utilizzare, il che porta ad una più agevole creazione di build differenti, a seconda delle affinità con i vari dei, dunque avremo tantissimi modi con cui approcciare le spietate mostruosità che proveranno a farci le peggio cose.

Mostruosità un po' meno mostruose, a essere onesti. Per quanto sia intrigante il design dei nemici ispirato alle opere di Francis Bacon, ciò inquieta, finemente, solo a livello concettuale. In pratica, se si conosce l'artista, ad esser maggiormente coinvolto è il cervello, non più il cuore o "lo stomaco".
Molto apprezzabile invece è l'aspetto degli npc e dei personaggi importanti, visivamente più confortanti rispetto ai nemici, ma con quel tocco di leggera imperfezione tale da renderli più realistici e, in alcuni casi, austeri, funzionali a far capire al giocatore di non abbassare la guardia e di non fidarsi mai totalmente. Forse a torto, forse no.

Come anticipato, stavolta il gioco sarà ambientato nella cittadina di Prehevil, che risulterà ben presto molto più grande e vasta di quel che sembra, quasi una sorta di open map. Sebbene ad un primo momento potrebbe sembrare disorientante per via delle sue numerosissime strade secondarie e vicoli nascosti, ben presto ci si riuscirà ad ambientare pienamente (non grazie alla mappa fornita dal gioco, piccolissima, sfocata e senza la possibilità di essere ingrandita) e le interconnessioni tra un punto e l'altro della zona, gli shortcut, saranno estremamente soddisfacenti una volta scoperti. Un po' più complesso sarà lo spostamento fisico, la camminata, non sempre fluidissima o scevra da cali di frame, ma nulla di preoccupante.
Una delle abilità innate del protagonista sarà "party talk", che consiste nel parlare con i propri alleati durante le fasi esplorative. La cura apportata a questa feature è sorprendente e dovrebbe far scuola anche ai prodotti più blasonati (vero Octopath Traveler?), dato che ogni personaggio avrà un dialogo diverso a seconda di dove si trova e addirittura interazioni uniche con determinati personaggi, in caso li si avessero nel team. Questo significa dare vita propria ai personaggi, non lasciarli solamente macchiette silenziose che ti seguono senza fiatare, ma esseri pensanti e con una propria personalità, anche al di fuori della loro storyline. Pure questo tuttavia contribuirà ad allentare la tensione, poiché ci saranno diversi momenti più "allegri" che allevieranno le nostre avventure.

Maggior contenuto è stato aggiunto alla colonna sonora, sia tramite brani originali sia tramite rielaborazioni delle vecchie ost più iconiche.
Novità gradevole, ma a livello qualitativo non aggiunge granché all'offerta del primo F&H. Il sound design invece si aggiorna con diversi tipi di suoni, meno artificiali e più "umani", talvolta usando veri e propri doppiaggi che sapranno inquietare anche i più coraggiosi.

Ci sarebbe un sacco da dire su Fear & Hunger 2: Termina, ma si cadrebbe nello spoiler e sarebbe dunque un peccato rovinare la gioia della scoperta e dell'esplorazione, pienamente valorizzate in questo titolo.
Purtroppo l'aspetto horror non trionfa come nel prequel, anche visivamente ci saranno molte meno scene "nauseanti" e provocatorie, tuttavia i temi trattati e l'atmosfera misteriosa sapranno colpire nel segno, quindi gli appassionati del genere non verranno totalmente delusi.

Una cosa è certa: dopo aver terminato pure questa avventura, l'hype per un eventuale nuova creazione di Miro è ormai alle stelle... o meglio, alla Luna!

stop giving me bad book rng

Literally one of the best indie horror RPG game of all time and yes, I might be glazing the tip a bit but I don’t care.

one of the best horror games ive ever played and easily the magnum opus of rpgmaker. its few flaws only add to the game rather than take away from it (such as glitches and exploits making repeat runs incredibly fun, love u doppleganger karin). despite being nowhere near finished (with new content on the way ) its somehow one of the most perfect complete things ive ever played. the quality control is INSANE. perfect art perfect characters (except caligura he almost dropped the review by half a star) I LOVE U TERMINA

Give me lovecraftian horror and a gay asf lesbian relationship between some weird goth freak and a occultist trans girl and I will eat that shit up like it's thanksgiving dinner