Combining ustwo games's striking visual design with dodgeball with XCOM seems like a winning strategy, and it certainly at least in part does succeed, but there are some confusing game design decisions which hinder this game from fully winning me over. The core turn-based tactics gameplay is satisfying and fun, but the roguelite elements are completely pointless. It's a purely story focused game, meaning each run will trigger the same story cutscenes and dialogue, giving no purpose to repeated runs. The attributes also aren't different enough to make different loadouts feel materially different aside from small tweaks to playstyle. To top it all off, the one time I died it just let me take a shortcut to the chapter I died in... so why even have the roguelite elements? It seems like these elements may have constrained the stage design, and that ustwo games would have been better served to focus on creating more interesting and bespoke stage-specific challenges. Additionally, the game is quite short, running at only about two and a half hours. There's a good amount to love here, but these things do hold back the game from greatness.
No es lo suficientemente interesante como para comerme 15 veces el mismo nivel, lo siento. Es que ni de cerca. Nada me hace volver al juego. Al menos es resultón, supongo.
Buen juego de puzzles con un bonito arte e historia interesante.
Desta è un giochino molto piacevole, il core gameplay mi ha ricordato in qualche modo Valkyria Chronicles (bear with me), nel senso che oltre all'elemento strategico si unisce un elemento di controllo diretto sugli "attacchi" dei personaggi giocabili. In Valkyria si poteva sfruttare il sistema di mira per essere sicuri in alcuni casi di far fuori il nemico, in Desta si può sfruttare il sistema di rimbalzi di questa "palla avvelenata" per fare danno a molti nemici in una volta o per riuscire a guadagnare turni. Devo dire una meccanica parecchio soddisfacente.
In generale un gameplay che fa benissimo il suo lavoro rimanendo semplice ma dandomi comunque delle soddisfazioni per le combo che sono riuscito a completare.
Parlo di combo perché ogni personaggio sbloccato ha una (poi due) abilità che è sempre ben distinta dagli altri; abilità che spesso sono decisamente espressione del carattere e di ciò che rappresentano nella vita per il [sono completamente perso su quale possa essere un articolo determinativo neutro e Google non aiuta, se qualcuno sa e legge sono contento di imparare] protagonista, Desta. La sua insegnante è un personaggio di supporto tramite i passaggi, il suo amico festaiolo si può teletrasportare per la mappa e così via.
Sono contento, per motivi personalissimi, che la componente rogue-like sia praticamente ininfluente, se non per la scocciatura di dover cambiare il potere di Desta ad ogni game over. Il gioco si può sempre far ripartire dall'inizio del capitolo dove si è perso, perdendosi solo qualche bonus e, soprattutto, qualche approfondimento sui rapporti tra Desta e le persone della sua vita.
Infatti ad ogni level-up dei comprimari è offerto un nuovo piccolo dialogo che prova a dare un minimo in più di profondità ai personaggi presentati nel corso della trama.
Ciò che mi è piaciuto meno, infatti, è che per un gioco che sembra voler puntare sulla narrativa, oltre che sul valido gameplay, tutti i personaggi sono un po' troppo cliché e spesso i conflitti e le problematiche che Desta deve affrontare con ognuno di loro sono abbastanza superficiali (poi per carità, uno dei temi del gioco è proprio la propensione a ingigantire le crepe che pensiamo essersi create con le altre persone).
C'è stato un distacco tra quello che Desta sembrava voler suscitare in me e quello che effettivamente riesce a fare.
Anche la scelta di questo gameplay da unire al tema della comunicazione e dei confronti lo capisco ma solo "sforzandomi" un minimo.
Desta: The Memories Between tirando le somme è un gioco che funziona e con una direzione artistica sicuramente ispirata (colonna sonora ottima!) ma che poi alla fine dei conti non ha tanta sostanza quanto vorrebbe. Il gameplay si regge divertendo davvero, ma sento che se il gioco fosse durato anche solo un paio d'ore in più la ripetitività si sarebbe fatta sentire a causa della poca varietà di situazioni e possibilità.
In generale un gameplay che fa benissimo il suo lavoro rimanendo semplice ma dandomi comunque delle soddisfazioni per le combo che sono riuscito a completare.
Parlo di combo perché ogni personaggio sbloccato ha una (poi due) abilità che è sempre ben distinta dagli altri; abilità che spesso sono decisamente espressione del carattere e di ciò che rappresentano nella vita per il [sono completamente perso su quale possa essere un articolo determinativo neutro e Google non aiuta, se qualcuno sa e legge sono contento di imparare] protagonista, Desta. La sua insegnante è un personaggio di supporto tramite i passaggi, il suo amico festaiolo si può teletrasportare per la mappa e così via.
Sono contento, per motivi personalissimi, che la componente rogue-like sia praticamente ininfluente, se non per la scocciatura di dover cambiare il potere di Desta ad ogni game over. Il gioco si può sempre far ripartire dall'inizio del capitolo dove si è perso, perdendosi solo qualche bonus e, soprattutto, qualche approfondimento sui rapporti tra Desta e le persone della sua vita.
Infatti ad ogni level-up dei comprimari è offerto un nuovo piccolo dialogo che prova a dare un minimo in più di profondità ai personaggi presentati nel corso della trama.
Ciò che mi è piaciuto meno, infatti, è che per un gioco che sembra voler puntare sulla narrativa, oltre che sul valido gameplay, tutti i personaggi sono un po' troppo cliché e spesso i conflitti e le problematiche che Desta deve affrontare con ognuno di loro sono abbastanza superficiali (poi per carità, uno dei temi del gioco è proprio la propensione a ingigantire le crepe che pensiamo essersi create con le altre persone).
C'è stato un distacco tra quello che Desta sembrava voler suscitare in me e quello che effettivamente riesce a fare.
Anche la scelta di questo gameplay da unire al tema della comunicazione e dei confronti lo capisco ma solo "sforzandomi" un minimo.
Desta: The Memories Between tirando le somme è un gioco che funziona e con una direzione artistica sicuramente ispirata (colonna sonora ottima!) ma che poi alla fine dei conti non ha tanta sostanza quanto vorrebbe. Il gameplay si regge divertendo davvero, ma sento che se il gioco fosse durato anche solo un paio d'ore in più la ripetitività si sarebbe fatta sentire a causa della poca varietà di situazioni e possibilità.
Desta's a vibe; from the art to the music, it's mostly a comfy time, but it really nails when to bring up the tension at the right times.
The gameplay is basically strategy turn-based dodgeball, with rogue-lite elements. You mostly need to beat your enemies and utilize the different skills Desta obtains as well as learning how to effectively use their teammates. It appears simple for the most part, yet the variety in skills and teammates makes for an addicting experience as you try to figure out the most effective strategies in dealing with enemies. This is probably best represented in challenge mode, where you're given a set of skills and characters for each challenge, really displaying how handy each skill and teammate can be in what sort of situation. The rogue-lite aspect does feel like the weakest part of the gameplay however. Never really felt like utilizing it much until after I was done with the main story, and it does somewhat break the pace of the narrative too.
Speaking of, the game is narrative-heavy; through playing ball, the goal of Desta is to explore their memories in this dream world and face conflicts with loved ones they've left unresolved; they're talking it out with people through a game of ball. While I've not had the same experience Desta has had, I definitely related to a lot of the themes and situations they've had with their friends and family, and how the dream world prepared them to talk to them, to clear up misunderstandings and unresolved feelings. The game really emphasizes the different kind of conflicts that can arise between different relationships, and the importance of communication between people to solve these issues rather than prolong them for longer than necessary. I really enjoyed it and the characters.
My major gripe would be that I wish the main game was longer, but I'm satisfied with the story and I found the gameplay addicting enough to replay it and engage with the roguelite aspects. Art's a vibe, adore the music, and its a nice lookin game. I recommend it.
The gameplay is basically strategy turn-based dodgeball, with rogue-lite elements. You mostly need to beat your enemies and utilize the different skills Desta obtains as well as learning how to effectively use their teammates. It appears simple for the most part, yet the variety in skills and teammates makes for an addicting experience as you try to figure out the most effective strategies in dealing with enemies. This is probably best represented in challenge mode, where you're given a set of skills and characters for each challenge, really displaying how handy each skill and teammate can be in what sort of situation. The rogue-lite aspect does feel like the weakest part of the gameplay however. Never really felt like utilizing it much until after I was done with the main story, and it does somewhat break the pace of the narrative too.
Speaking of, the game is narrative-heavy; through playing ball, the goal of Desta is to explore their memories in this dream world and face conflicts with loved ones they've left unresolved; they're talking it out with people through a game of ball. While I've not had the same experience Desta has had, I definitely related to a lot of the themes and situations they've had with their friends and family, and how the dream world prepared them to talk to them, to clear up misunderstandings and unresolved feelings. The game really emphasizes the different kind of conflicts that can arise between different relationships, and the importance of communication between people to solve these issues rather than prolong them for longer than necessary. I really enjoyed it and the characters.
My major gripe would be that I wish the main game was longer, but I'm satisfied with the story and I found the gameplay addicting enough to replay it and engage with the roguelite aspects. Art's a vibe, adore the music, and its a nice lookin game. I recommend it.
Love the animation style, voice acting, beautiful but brief cutscenes, satisfying sound effects for hitting and knocking out enemies. Reminds me of Signs of Sojourner in that the gameplay ties into the narrative in a smart and evident way. For example, the teacher enemy in this game’s special ability gives +1 movement to her teammates when she passes to them.
My perception of the game changed dramatically once I died the first time. It’s a rouge-like that doesn’t meaningfully change the gameplay, enemy variety, level design in subsequent runs. For that reason replaying through the levels was torture. And the dodgeball gameplay became tedious. I still liked all the narrative bits but I was very happy to see the conclusion of this one.
My perception of the game changed dramatically once I died the first time. It’s a rouge-like that doesn’t meaningfully change the gameplay, enemy variety, level design in subsequent runs. For that reason replaying through the levels was torture. And the dodgeball gameplay became tedious. I still liked all the narrative bits but I was very happy to see the conclusion of this one.
Fun strategy dodgeball game with an interesting story. I wish it had some epilogue or other ending story stuff that went into the aftermath, maybe show some mixed results with a mostly positive bend. Didn't really need to be a roguelike,but that doesn't hurt the core and only adds some nice replayability
Desta: The Memories Between has a nice story about facing the ghosts of your past that is interrupted by a mediocre, finnicky strategy game with completely unnecessary roguelike elements.