Even as someone who was very excited for the game since the demo dropped, I didn't expect to be THIS in love with the final product. It's genuinely unbelievable that it's Shift Up's first console project. This is a technical marvel packed with eyecandy environments, models and effects that still runs at 60fps the whole time at a 30GB file size. In a lot of ways it feels like the first true 9th generation game I've experienced, and finally not a remake or sequel of anything else. So many moments where I was genuinely blown away by what I was seeing and experiencing, like arriving in the main city for the first time. Still shocking that SIE decided to back this so hard in publishing and promotion as it seems to go against everything the company is about in recent years but it's a move I'm thankful for.

Stellar Blade harks back to the PS2 era, unashamed of being a video game and prioritising gameplay above all else, with a ton of unlockable outfits and new game+ free on day one. Not to say that its design is primitive in any way as it incorporates all the best parts of modern gaming too. Areas are a mix of linear setpiece based levels and more open exploration. I liked how the side missions took you to new locations and had actually great rewards, and in general it's not a ridiculous time sink like a lot of modern games. Combat is an absolute blast, a fusion of other great actions like Sekiro, Bayonetta, even Resident Evil at times. Very reflex heavy swordplay wth a variety of different ranged firearms as well. With the amount of skills and specialized equipment you can collect you'd think it would get too easy after a point, but you will still get put in your place by the brutal boss fights at the end of the story. The grotesque monster designs and the elaborate animations for dismembering them are just on another level, every encounter sticks out in my memory. And I've seen criticism of it but I personally loved the parkour and Uncharted style climbing around the world. I felt like there was such a huge variety to what I was doing for my whole 40 hours played and it was mixing multiple genres I love perfectly. Finally if this game doesn't at least take nominations for best OST of the year it will be an absolute crime because it's constantly hitting your ears with objectively heavenly sounds, the most atmospheric emotional vocal songs seamlessly switching to more intense versions when fighting. Combined with the landscapes and art design you just gotta stop and take it all in sometimes.

This achievement has been overshadowed by some REALLY braindead controversies over the last few months and I've also seen a lot of hate from fans of the other series that clearly inspired it. It's a new IP so harsh critics are to be expected but I look forward to more people warming to it and realizing how it's actually a love letter to those things and an amazing game in its own right, and I hope EVE will be respected one day like Bayonetta, 2B etc have come to be. This singlehandedly made me feel less doomer about the game industry, if we can still get stuff like this every once in a while we may be alright. I will be eagerly awaiting whatever these devs make next on console

Se non avete voglia di leggere, la sintesi di questa recensione è: "Tutta questione di aspettative".

Concrete Genie ci riporta all'infanzia, a quando non esigevamo titoli dalla grafica "spacca-mascella", a quando non servivano trecento ore di gioco, per sentirci soddisfatti o venti tipi diversi di quest secondarie per intrattenerci.
Il gameplay di CG non possiede una grande varietà, anzi, per gran parte del tempo mantiene sempre lo stesso stile di gioco, piuttosto evanescente nelle sue caratteristiche. Di concreto, però, qualcosa esiste ed è la nostra fantasia. Noi giocatori siamo chiamati in prima persona a colmare i solchi lasciati dalla superficialità di questo videogioco, proprio tramite quell'immaginazione che eravamo soliti usare da bambini, anche con avventure mediocri.
Tutto quello che dovremmo fare per la maggior parte del tempo sarà dar vita con il nostro pennello magico ai grigi muri di Denska, una cittadina portuale inquinata e disabitata, ad eccezione di un gruppetto di giovani bulli che proveranno a metterci i bastoni tra le ruote.
Tralasciando la scialba e retorica parte narrativa incentrata sul bullismo, delicato argomento che avrebbe meritato una più approfondita e seria analisi, la peculiarità di questo gioco è senza dubbio la pittura, che saremo noi stessi a gestire in prima persona, muovendo e inclinando pad come se fosse un pennello. Certo, i disegni sono già precostruiti, ma dovremo attingere al nostro estro artistico per modificarli o combinarli tra di loro. Alla fine di ogni "lavoro" daremo vita non solo a meravigliosi murales, ma anche a vere e proprie creature, che ci aiuteranno, in maniera diversa a seconda delle proprie caratteristiche, a risolvere enigmi ambientali e a depurare la città.
Il gameplay loop è piacevolissimo e soddisfacentemente personalizzabile, non solo nell'immediato ma fino alla fine della storia; a seconda di quello che disegneremo, animazioni, cutscene ed estetica di alcuni personaggi si adatteranno infatti alla nostra arte.
Alla fine il gioco è tutto qui. Una piccola perla deliziosa e divertente, imperdibile e preziosa.

O meglio, questo sarebbe stato l'ideale, se solo il team di PixelOpus non avesse voluto andare oltre, forse nel tentativo di raggiungere le alte aspettative causate dall'essere una esclusiva first party di Sony.

Oltre alle sezioni "artistiche", verranno aggiunte delle insignificanti parti stealth, del tutto evitabili, e una più consistente parte action, tristemente ingestibile. Tutto questo non ha senso di esistere, rovina solo l'esperienza rilassata e intimistica che poche produzioni odierne riescono a fornire.
Inoltre, sebbene la direzione artistica di questo gioco sia eccellente, con uno stile quasi fumettistico e le animazioni che si rifanno alla tecnica stopmotion, il suo aspetto tecnico lascia molto a desiderare a causa di un framerate ingiustificatamente instabile e di alcune imperfezioni grafiche, quali pop up a schermo o texture dalla scarsa risoluzione.
Aggiungiamo a tutto questo dei dialoghi imbarazzanti per la loro banalità e per il loro slang da "falsi giovani", tanto caro a chi di gioventù reale sa poco e niente. L'unico personaggio scritto bene, per cui arrivi ad empatizzare, e anche tanto, non parla proprio, e ciò significa parecchio.

Il problema più grande di Concrete Genie è la sua natura di esclusiva PS4 (e PSVR), che va a "snaturare" la sua vera essenza, quella di gioco indipendente sperimentale. In questo modo si sono create troppe aspettative su un'opera che, pur di raggiungere l'altezza minima richiesta da certi standard, si sforza di rimanere per ore faticosamente in punta di piedi. E purtroppo si nota.
Ciò mi crea un grande dispiacere, poiché esperienze simili non capitano tutti i giorni nel panorama videoludico e di Concrete Genie, nonostante tutto, mi rimarranno solamente bei ricordi. Da giocare.

L'arte è comunicazione silenziosa, una linea sottile che unisce i cuori delle persone, anche quelli apparentemente molto distanti l'uno dall'altro.