mi sono fatto del male in queste due settimane dopo il burnout scolastico e faccio ancora fatica ad aprire il registro elettronico. non avevo bisogno di altro dolore.
questo gioco è un action-rpg progettato con passione immerso in un calderone di merda secca brulicante. non ho mai mai considerato questo gioco un capolavoro, ho però sempre ricordato con piacere i momenti in cui l'ho giocato la prima volta. rimarranno, d'ora in poi, nel passato.

sto buttando la mia vita sto rendendo la mia vita miserabile la mia vita è una tortura la mia esistenza è burocrazia divina questa porcodio di vita è un incubo incarnato in una parodia la mia vita mi rompe i COGLIONI come il lungo ed estenuante processo di erezione della gigantesca necropoli di saqqara e non ho abbastanza giocolieri in questa città di merda i bazar non recuperano abbastanza vasellame dai depositi che rimangono pieni e i faraoni rompicoglioni e porcodio e porcamadonna

capolavoro amo questo gioco, questo gioco è un matrimonio

This review contains spoilers

ricordate il discorso sulla scorreggia e sui due bacchetti? ogni tanto una scorreggia non è abbastanza

questo gioco mi riporta indietro nel tempo, penso che sia una interpretazione corretta, umile e di buon gusto di quel tipo di videogays amoatoriali e sperimentali che giocavo abitualmente ormai una decina di anni fa. solo da qualche anno, aiutato soprattutto dai miei amici gay che condividono in maniera gay la mia gay passione per questi videogays, mi sono deciso a riprendere a dare uno spazio degno a questi oggetti; "From next door" rientra nella categoria e mi aiuta a ricordare che per fare paura bastano una pietra, tre stecchi, un commodore 64 e una scorreggia umida ben eseguita. per cagarsi addosso bastano pochi secondi. lo sapevate? ernest hemingway lo ha dimostrato al mondo sfidando al bar i suoi amici a scrivere meglio di lui un racconto dell'orrore in sole sei parole. la sfida fu stravinta dallo scrittore, quando davanti alle facce dei suoi compari mostrò che al suo scontrino aveva aggiunto le parole: "nel sonno ti cago nei pantaloni"

IL VERNACOLIERE
BRILLIANT YOUNG DETECTIVE: I MIEI COGLIONI
la bambina di dieci anni più troia laida figa di legno puttana stronza dito in culo al mondo è la perfetta protagonista per questo digita-e-pigiatasto investigativo indipendente platform sparadialoghidimerda in terza persona: un animo fragile e al tempo stesso tenace a cui subito ci si affeziona (troia puttana muori male) e che in pratica è capace di risolvere il caso da solo senza l'aiuto del giocatore. non mi esibirò in spoiler potenti ma sappiate che questa storia è divertente e incalzante, con elementi noir, orrorifici e pornografici (aastronzo ha dieci anni non è vero ovviamente) e soprattutto si conclude con un cliffhanger così teso che per la rabbia sareste capaci di spezzare a metà il vostro laptop. lasciamoli cucinare, per carità, soprattutto se questa sarà la qualità del prossimo capitolo. da queste poche righe schizofreniche, attraverso le quali forse avete solo capito che in questo gioco c'è una bambina nuda (non è vero smettetela), non penso sarete capaci di leggere una mia opinione chiara su questo gioco, e un po' è questo quello che provo dopo aver concluso questa esperienza videolunica. mi sento frustrato sia per certi puzzle non immediatamente comprensibili, sia per parti di backtracking feroce e sfrangiamaroni, sia per certi bug maledetti, sia per il finale sospeso, sia per il carattere da stronza puttana della protagonista a cui desidererete di mangiare la testa. tuttavia non vedo l'ora di giocare il prossimo capitolo per scoprire cosa cazzo sta succedendo, perché effettivamente la storia è bellissima e tutti gli altri personaggi sono meravigliosi (ti amo susie glatz ti adoro ti bacio muah). il gioco è anche ahem "bello" "esteticamente" (non voglio usare la parola con la d) e tecnicamente credo pulitissimo (polished per gli amici anglosexy a casa) e liscio come l'olio. solo i pochi puzzle (facili comunque) non sono intuitivi. un'ultima cosa che ho molto apprezzato è osservare sul diario da investigatrice, tra l'altro altamente personalizzabile, dei miei due coglioni sudati e pelosi tutti gli appunti presi in maniera maniacale e insopportabile dalla protagonista: neanche un monkey island è così soddisfacente da scardinare. ovviamente se vedessi la giovane jenny lesbor glielo spaccherei in testa. alcuni mini giochi sono carini, ma distrutti dal peso del backtracking.

diritti civali per gli omosessiti

cliccatutto appassionato simulatore di un'internet di cui ho personalmente raccolto solo poche briciole. i puzzle sono soddisfacenti e stimolanti, i personaggi sono affascinanti e le loro storie urlano "porcodio sono così nato negli anni novanta", lo spazio da esplorare è profondo, labirintico e anarchico, immagino una degna rappresentazione. mi dispiace di essermi perso tutta questa creatività e più che la nostalgia di uno spazio rizomatico (porco iddio?) di cui mai ho fatto esperienza sento di provare un'amara consapevolezza che ormai l'opportunità di un mondo così creativamente spensierato è persa e non potrà mai tornare, una fomo incarnata, o post-fomo, o davvero basta sono nato troppo tardi e vaffanculo a mamt, a soreta e a questi termini pseudotecnici. è un bel gioco, magnetico e appassionante, forse anche commovente. forse qualcuno di noi può riconoscersi in certi personaggi. ogni tanto è ironico e strizza l'occhio a chi tra noi è un memazziere vero. squisherz are really cool.

non ci credo, non ci posso credere, non ci credo, mi dispiace, mi sento un totale deficiente per esserci cascato ancora ma questa volta è stato tremendo e non mi fiderò mai più

experiment 12, ma umile. ottima esperienza. wet cemetery è un capolavoro.

dopo trecento crash ho deciso che questo gioco mi stava rendendo troppo miserabile e che non è il momento giusto. lo rivisiterò quando avrò voglia di ripetere tutta la missione della madonna troia da capo, per questa estate basta.

vai qui, ciapa su, ciapa lì, vai là, chiava in giro, accendi il coso, scava fai, e su e giù, vai tric trac per fare prima, oooo jonestown, i testimoni di geova dei miei coglioni, com'era il codice? torna indietro, svicolo tutta a mancina rumore dello svicolamento e soprattutto...dovevo mettere a posto una COSA...
però ci sta dai VEZ

questa esperienza mi ha colpito profondamente e per questo sono rimasto sorpreso. non voglio sbilanciarmi troppo perché non voglio scrivere nulla di personale, ma ho apprezzato molto il modo in cui questa breve storia è raccontata, anche se è sicuramente per molte persone una modalità frustrante. ogni tanto è davvero tutto troppo lento, tra sottotitoli e movimenti; ogni tanto, quando il personaggio è libero di camminare, lo spazio vuoto degli ambienti diventa immenso...credo che entrambe queste dinamiche siano esattamente quello che lo sviluppatore desiderava costruire. una cosa è certa: questo gioco richiede un personaggio che va su binari, e qui è quasi così ed è un'altra cosa che ho molto apprezzato. ogni tanto questo gioco è descritto come horror: non lo è; ogni tanto è descritto con l'aggettivo "surreale", non lo è assolutamente: questo gioco parla di alcune riflessioni molto comuni che attraversiamo in momenti speciali della nostra vita, momenti in cui qualcuno improvvisamente si ritrova lontano da noi, diviso da uno spazio che non è attraversabile. qualcuno, infine, potrebbe trovarlo pretenzioso per come la storia è raccontata: a queste persone vorrei chiedere quanto coraggio ci vuole a non nascondersi dietro ad allegorie cercando di raccontare tragedie irreversibili, e se hanno mai pensato di andare a teatro.