Confesso che a me musica e animazioni sono piaciuti, è anche giocabile ma non c'è molta sfida e pecca tantissimo in dinamicità e tale lentezza lo rende un po' noioso. Peccato perché comunque c'era tutto il materiale per fare un buon gioco

offesa ingiustificabile che ti cacciani dietro pure a 20 euro e passa, forse vince il peggior gioco dell'anno

mah...non ha nulla ed è un mix di robe che hypano nostalgici ma giusto per le scenette, giocarci rimane una esperienza pesante

Letteralmente undertale con tutto quello che riguardava undertale

Ci tengo a sottolineare che probabilmente è il titolo del 2023 con più potenziale fra i vari giochi di nicchia. Detto questo parto con il sottolineare un paio di difetti: i limiti grafici si sentono particolarmente dato che vanno a rovinare l'intera ambientazione, la quale, tra i vari pregi, ha quello di dare una sensazione abbastanza claustrofobica ricordando in un certo senso silent hill. Purtroppo però scene con una certa tensione vengono rovinati da una eccessiva sgranatura che in alcuni casi può anche incontrare il focus del gioco (il trauma che sta affrontando il protagonista) ma spesso semplicemente questo è uno scoglio che rende l'esperienza un po' pesante. Questi limiti grafici insieme a certi inevitabili limiti nel gameplay ("puzzle" un po' banali e ritardo nei movimenti) lo rendono un titolo purtroppo evitabile, seppur buono nella scrittura.

Penso che dietro la scrittura di tutto il gioco ci sia indubbiamente una enorme creatività, nonostante la creazione di questo universo che meriterebbe una possibilità di interazione più approfondita il "gioco" rimane un lungo testo che nulla è se non una bella storia ma che non supera niente nè nel medium del videogioco (nella sfera dei mecha) nè al di fuori da esso (prendi un urania qualsiasi e trovi universi più complessi). Non contiene analisi particolari, non contiene sfaccettature sui temi portati che non siano state meglio trattate e tanto meno contiene uno stile che sia particolarmente degno di nota. Non voglio comunque essere troppo disfattista e preferisco dare una insufficienza più moderata perchè premio comunque la capacità di scrivere una storia di questo tipo dando la possibilità di scendere sempre più nel dettaglio al "giocatore"

Per quanto abbia delle buone idee e sia stato fatto un buon lavoro con i pokemon disponibili nelle varie aree penso che l'unico punto veramente forte sia la soundtrack, il resto si divide fra situazioni comiche manco troppo divertenti, una scrittura più creativa rispetto al solito e dei bug che purtroppo rendono il gioco non completamente funzionale. Può meritare di essere giocato giusto da chi consuma abitualmente rom

mixare space invaders con estetica e musica techno è probabilmente una delle migliori idee di sempre

un titolo che reputo interessante ma che ha un grande problema: il combat system TROPPO duro (vecchio), mi ha ricordato quello dei primi zelda (anche perchè è identico) senza che abbia mai variazioni. Peccato perchè comunque riesce a creare una atmosfera interessante

Larga fetta del gioco non è scritta bene, il suo essere estremamente derivativo sotto ogni aspetto con mother 3 per giunta non aiuta. Si intuiscono sia i pregi (sostanzialmente l'estetica e più in generale l'uso della pixel art, ma anche la sua atmosfera molto nostalgica) ma questi non tengono in piedi il gioco, seppure devo dire che né i puzzle ne i combattimenti abbiano reali problemi il gioco mi crolla immediatamente sulla scrittura. Manca completamente l'aspetto tragico che una situazione del genere merita, si cerca di far provare empatia costruendo dei rapporti in 5 secondi. Il gioca ti urla, ti prega, di provare qualcosa per loro ma semplicemente è impossibile perché oltre alle scritture assolutamente anonime dei protagonisti anche i rapporti che hanno sia tra loro che altri sono acerbi. Comprendo comunque le ragioni di chi lo ama ben più di chi lo odia, perché per quel che riguarda estetica, citazionismo e nostalgia è stato realizzato un pacchetto ad hoc

Buona idea, una delle migliori fra le varie rom ma la realizzazione ad oggi (2024) è ancora troppo acerba e piena di bug

Ho tentato di giocare questo gioco liberamente una marea di volte nel corso del 2023 e ogni tot capivo più o meno cosa fare con creatura x, y, ecc. Finalmente qualcosa è cambiato: ho perso il lavoro e ho potuto concentrarmi su questo gioco (e moon) per più di un'ora e ho deciso di farmi aiutare da una guida.
Questa premessa la faccio per due motivi:
1. Per quelli che criticano il gioco per una qualche mancanza nel gameplay a cui beh vi capisco, non perchè non ci sia realmente ma perchè non c'è una spiegazione chiara mai. Mi piace collegare questa cosa a tutta l'idea del gioco, nel senso che trovo che sia fondamentale che una creatura appena nata non abbia la minima idea di che cosa debba realmente fare. La sensazione di essere dispersi, abbandonati, soli, è fondamentale nel comprendere l.o.l (e anche per questo trovo il concetto di amore molto più esposto e affrontato qua che in moon).
2. La necessità di una guida. Il gioco può essere concluso anche senza, dopotutto non ha questa enorme longevità effettiva e buona parte di un gameplay può anche consistere nel non sapere che fare (leggere punto 1). La necessità di una guida nasce piuttosto da come è cambiato il videogiocare e un po' tutto l'approccio con l'arte, derivato non solo dal cambio dei mezzi e dalla velocità della vita in generale ma proprio da come sono cambiati i videogiochi (vale anche e soprattutto per gli indie). L'idea di dover ritrovarsi in questo ambiente che non ti comunica ma ti attacca e a cui tu devi adattarti continuamente risulta al videogiocatore come qualcosa di estraneo perchè il videogioco, nel bene e nel male, è diventato come una astrazione. Spesso questo ha presentato una nota positiva, una capacità di analizzare la realtà con immediatezza e altre volte l'uscirne completamente, d'altro canto però questo ha via via poco abituato il giocatore alla possibilità di interfacciarsi con un mondo virtuale realmente reale. Il mondo di l.o.l a me ha subito fatto pensare all'inadeguatezza, alla sopravvivenza come mantra e conseguentemente alla speranza. Cosa che per di più non fa solo con questo suo mondo di gioco inospitale (che mi rimanda anche a pikmin), ma lo fa pure con il robot per esempio e a come ti tratta se non superi i test (non che l'essere trattato come cavia viva sia meglio).
Per tutte queste ragioni trovo che l.o.l sia un videogioco da riscoprire oggi e domani, un capolavoro vero che non va dimenticato.

Una storia indubbiamente solida ma senza un punto centrale ed una discussione morale e politica profonda come il titolo precedente, rimane comunque un jrpg valido che forse come altro difetto ha un suddivisione non proprio peculiare delle classi, le quali spesso mi sono addirittura sembrate superflue per come alla fine è stata la mia partita (molto basata sui soldati generici e maghi) e a dirla tutta non ha una sua vera e propria identità presentandosi più come un ff (tactics dal punto di vista del gameplay ovviamente e tutti gli altri ff per i trope narrativi) che un let us cling together.

Condivido che meriterebbe un remake con più classi e più libertà, potrei anche accettare la medesima storia senza un pathos particolare perchè comunque è solo standard e ben lontana dall'essere brutta

rimango genuinamente allibito pensando allo sforzo immane di svariati titoloni contemporanei che ti portano poi a giocare qualcosa di magari valido e/o divertente ma solo a sprazzi quando poi nella storia dei videogiochi ci sono robe che consistono nell'essere un bastoncino che gira e basta e sono infinitamente divertenti nonché una magnifica scusa per sfidare amici scommettendo soldi e/o il dominio eventuale di una zona all'interno della propria città