Solo un paio di puzzle un po' troppo criptici.

Nessun livello ingiusto, uno o due stranamente troppo facili.

2021

Quelle zanzare di merda, diocane.

Buon gioco nello stile lost NES classic, come al solito in chiave moderna (in particolare sul piano estetico e dell'animazione). Buono il platforming a parte alcune stronzate in certi livelli, e belli molti dei boss. Non fa per me. Il meglio è negli ultimi 20 minuti di gioco.

This review contains spoilers

Ottimo sound design, così come l'estetica del fortino e di Zerzura. Carina la meccanica che porta ad interagire col proprio grembo. Ottimo il sistema d'illuminazione e buono il comparto musicale. Purtroppo, più che nel primo gioco, il sistema di stealth è poco appagante e il level design, in relazione a esso, risulta impoverito. Quasi conseguentemente, superfluo il pericolo costituito dagli inseguimenti da parte dei nemici. Quantità di esposizione narrativa effettivamente eccessiva nel corso dell'intera partita.

Bellissimo il design dell'Inferno e alcuni aspetti del concept. Perfetto il doppiaggio. Alcune parti di alcuni dei dialoghi sono ben eseguite (la qualità va visibilmente calando col progredire del gioco) e sono presenti diversi personaggi carismatici e interessanti, ma la qualità della scrittura è quasi sempre mediocre e la ramificazione dei dialoghi è parecchio povera. La possibilità di sbloccare opzioni di dialogo attraverso l'assunzione di alcolici non è per nulla sviluppata. La ramificazione dei dialoghi restituisce informazioni spesso inutili per il worldbuilding o per il character building; tutti i personaggi, o quasi, usano un lessico e uno humor identici (cosa fino a un certo punto accettabile, se lo si prende come un episodio di una sit-com generica per sessantenni). Il cambio di controllo tra i due personaggi avviene in maniera apparentemente randomica per il giocatore e non sono praticamente presenti occasioni in cui i due possono interagire, a demerito della ricchezza dell'esperienza di gioco (già che tutto il resto è povero e superficiale, come detto sopra). Molti di questi aspetti sarebbero pure soprassedibili se la scrittura non fosse davvero superficiale.

Stage abbastanza differenziati e buona quantità di risorse da collezionare. Purtroppo, estremamente facile e semplice e alcuni livelli particolarmente banali e con una OST tremenda.

Purtroppo ricicla spesso idee simili per diversi puzzle e, come altri giochi simili, non mette appieno a frutto il concept alla base. Le idee più interessanti si presentano nell'ultima mezz'ora, e il gioco è già di suo molto breve. Comunque probabilmente migliore di tutti gli altri platformer basati sulle ombre che ho avuto modo di provare.

2020

La scrittura dei due personaggi è buona e trovo comprensibile la semplicità complessiva del lavoro. Tuttavia, la ridotta grandezza delle isole (inoltre, pressoché identiche), la bassa varietà di risorse e creature, la bassa libertà di movimento rispetto a quanto vorrebbe portare il concept, lo rendono ai miei occhi abbastanza mediocre.

2000

Bello che sia opera di un'unica persona, praticamente. Non abbastanza. E pare quasi che lo schermo sia perennemente sporco e macchiato e giuro che il mio non lo è.