A classic game that can be accused of pretentiousness, and I don't blame people who might do so. However, I find it to be a good experiment in giving shape to escapism in its representation between the virtual and the alien.

Like more conventional exploration-based games (or walking sims, if you prefer), this one has no inventory and no NPCs to interact with. Furthermore, it doesn't have real objectives that don't self-exhaust in exploration itself. The only thing to do is to progress through a series of enormous rooms that convey a sense of the alien, find a door, and cross it to reach the next room/world. I had the distinct feeling of being on alien worlds inhabited by other forms of life (due to some urban-like scenarios and some audio cues), but it's not important, and the game doesn't aim for interpretative commitment, as these are true dreamlike scenes (a mix of memories or information) to traverse and take refuge from the boredom and noise of everyday life

1997

Il level design in alcune sezioni l'ho trovato un po' confusionario, mi so pure perso. Però al netto del fatto che le cutscene in CGI fan proprio cagare e che è difficile in culo è un ottimo gioco, molto spettacolare. La difficoltà si deve anche al fatto che molte delle risorse per recuperare vita e per dotarsi di uno sputo di armatura sono nascoste a mo' di segreto, ma buona parte di questi segreti sono almeno facilmente sgamabili. Le munizioni sembrano non bastare mai ma grazie a Cristo c'è la dinamite

Sono dispiaciuto perché l'idea di condire completamente un gioco con creature/temi propri del folklore norvegese è bella e il design di bene o male tutte le creature mi piace. Rimane il fatto che ha la struttura da cinematic platformer che più classico non si può (il che non è necessariamente un male ma a me ha stancato), ci sono delle boss fight proprio marginali (due su quattro mi son piaciute), è guidato tantissimo (per dire, a camminare su un tronco o un'asse non si può cadere e se devi spingere da qualche parte uno scatolone puoi farlo solo nella direzione dove questo deve finire), graficamente e lato animazioni ogni tanto mi ha dato l'impressione di essere troppo posticcio, e, anche se c'è l'intenzione di dare vita a un mondo organico in cui "regno caduto nell'oscurità bla bla bla", alla lunga tutte le cose presenti le ho avvertite come se fossero eccessivamente sconnesse tra loro: per di più, nessuna delle sezioni (che sia per art direction e/o per level design) mi è rimasta particolarmente impressa, va a finire che dopodomani me le so dimenticate tutte. Come se quello che succede nella prima parte di gioco avvenisse in un mondo fantastico a parte rispetto a quello che succede nella seconda e nella terza (uno potrebbe dire: son fiabe, ci sta; io potrei dire: 'nculet). Poi, alla fine sembra voler pure essere una sorta di racconto di formazione, ma questo aspetto non mi ha convinto per niente visto che il protagonista, nonostante abbia alcuni comportamenti che gli danno un po' di carattere, mi è risultato abbastanza vuoto

Devo fare la pipì, non ho tempo di parlare di un gioco con le hurtbox fastidiose

Secondo me, purtroppo, meno interessante del primo gioco nonostante l'entusiasmo che vedo qua su Backloggd. Inoltre, mi pare fin troppo facile sbagliare diversi degli ordini da preparare per i vari clienti, e l'aggiunta della possibilità di consegnare agli stessi degli oggetti a fini narrativi è implementata troppo male. Almeno, l'atmosfera lo-fi-beat-ass-sex-pop è rimasta, i personaggi son comunque tutti carini e abbastanza ben scritti ed è un piacere poterla rivivere

2021

Ci starebbe un gioco completo di questo tipo fatto di soli puzzle e non realizzato esclusivamente per una jam

Tolta la storia molto cretina, il gameplay è molto buono. Il meglio lo da nel multiplayer, la campagna esplora molto poco le possibilità che offrono i mecha, la capacità di spostamento del personaggio (anche temporale) e il gunplay

Finished o non finished, è questo il dilemma

Comunque meglio di Spider-Man del 2018

Ok per chi alle prime armi con un punta e clicca, se pur anche a scopi iniziativi ci sono titoli di gran lunga più interessanti. Secondo me, in vari punti il racconto e i personaggi si perdono pe strada. Il commentario da parte degli sviluppatori attivabile in-game è pressoché inutile, non offre un gran numero di informazioni circa le loro scelte artistiche, di design e via dicendo. C'è anche qualcosa che non mi convince della pixel art di tanto in tanto, così come dei background e dell'effetto parallasse. In generale non saprei inquadrare bene il motivo, ma ricordo distintamente tutti i momenti poco convincenti. Belli i primi piani, fin troppo poco sfruttati

2022

Difficile in culo. Molto bello il design dei mostri

Regolare cinematic platformer con puzzle fatti bene, niente da vedere

2017

Remember?

Il gioco ha una serie di immancabili problemi. Tra questi, l'inclusione di un sistema di hacking molto rudimentale e semplice che rende triviale l'apertura di casseforti e porte varie (nonché il trovare password e il prestare attenzione particolare all'ambiente, rendendo il tutto accessibile a tutti - il che ci sta visto il livello di libertà voluto dagli sviluppatori, ma secondo me, per l'appunto, l'hacking rende tutto troppo semplice), o la possibilità di costruire verso metà gioco una quantità spropositata di neuromod con il minimo sforzo (necessarie per la progressione delle skill del personaggio). Questi difetti impallidiscono però di fronte alla quasi totalità di scelte di game design e level design, alla scrittura, alla soundtrack, all'art direction. Le possibilità di approccio nel combattimento e nell'esplorazione sono notevolmente varie, e i segreti e le cazzatine da scoprire sono centinaia. Le sottotrame dei personaggi sulla stazione spaziale sono sempre interessanti nonostante la frequente normalità/mondanità, e danno l'impressione di un mondo molto vivo e realistico (in questo aiuta anche la possibilità di usare un sistema di tracciamento per cercare e trovare ogni singolo umano ufficialmente ospitato sulla stazione spaziale). La prima ora di gioco in particolare è brillante. Ci sarebbero anche un paio di problemi a mio avviso minori, quali i tempi di caricamento (effettivamente lunghini, e che possono restituire la sensazione di un mondo meno coeso di quanto sia in realtà) e l'IA e i modelli facciali degli NPC umani, ma sinceramente di questi non mi frega un cazzo

Un po' troppo semplice e con una comicità che sta sul cazzo. Abbastanza ispirato a Day of the tentacle, può essere un buon punta e clicca per bambini: questo anche perché i puzzle iniziano e si concludono nel massimo di due stanze contigue.
I puzzle, inoltre, sono ben integrati col mondo di gioco: abbastanza spesso, le righe di dialogo che li riguardano (o che, comunque, riguardano gli oggetti da utilizzare per la loro risoluzione) offrono suggerimenti riguardo la soluzione stessa; in un paio di istanze, un determinato oggetto va utilizzato nel mentre un'animazione è in atto, cosa che posso sempre apprezzare seppur di primo ACCHITO il gioco non renda proprio evidente la possibilità di farlo